Liberami by J. Kenner

Liberami by J. Kenner

autore:J. Kenner
La lingua: ita
Format: epub
Tags: ebook
editore: Casa Editrice Nord
pubblicato: 2013-04-30T04:00:00+00:00


17

Prendiamo l’ascensore privato di Damien e raggiungiamo il parcheggio. Quando si aprono le porte, riconosco l’auto sportiva rossa che ho visto ieri sera. Lo guardo di traverso. «Bella macchina. Ha qualcosa di familiare. Forse a Los Angeles ne girano parecchie... no?»

«A centinaia.» Non mi intendo di motori, ma quest’auto mi sembra una meraviglia. È rosso ciliegia ed è talmente lucida che ci si può specchiare. I finestrini hanno i vetri oscurati, come una limousine. È così bassa che temo possa venirmi qualche livido alla prima buca. È elegante, splendida, esattamente il genere di giocattolo che vedo bene tra le mani di un milionario. «Che c’è?» mi chiede vedendomi sorridere.

«Sei un po’ prevedibile, tutto qui.»

Solleva un sopracciglio. «Dici?»

«Cos’è, una Ferrari? Insomma, quale milionario non possiede una Ferrari?»

«Oh, è molto peggio: questa è una Bugatti Veyron. Costa circa il doppio di una Ferrari. Motore W16, velocità massima di quattrocentootto chilometri orari, e va da zero a cento chilometri in meno di tre secondi.»

Faccio uno sforzo per non sembrare colpita. «Mi stai dicendo che non hai una Ferrari, quindi?»

«Ne ho tre.» Prima che possa rispondere, mi posa dolcemente le labbra sulla fronte. «Attenta alla testa quando sali. È molto bassa.»

Mi apre lo sportello e scivolo dentro. Gli interni in pelle hanno un odore incredibile, e il sedile mi avvolge come... non saprei nemmeno descriverlo, ma so che potrei abituarmici.

«Dove andiamo?» gli chiedo quando si mette al volante.

«Santa Monica.»

Ci vuole una mezz’ora circa per raggiungere la cittadina balneare, ma solo se si resta ingorgati nel traffico. «Oh. Quindi pranzeremo presto?»

«Andiamo all’aeroporto di Santa Monica. È lì che si trova il mio jet», puntualizza.

«Ah, certo.» Mi appoggio al sedile e decido che ho due possibilità: cedere all’ansia oppure rilassarmi. La seconda sembra la via più saggia. E anche più divertente. «E il tuo jet ci porterà...?»

«A Santa Barbara.»

«Davvero? E non possiamo andarci direttamente in macchina, dato che abbiamo questa a disposizione?»

«Purtroppo ho una riunione alle tre.» Preme un tasto sul volante e nell’abitacolo risuona il segnale della linea telefonica, poi degli squilli.

«Sì, signor Stark?»

«Sylvia, sto per prendere il Bombardier. Chiama Grayson e digli di prepararsi e di tracciare la rotta per Santa Barbara.»

«Certo. Vuole che le procuri un’auto all’aeroporto, quando arriverà?»

«Sì. E avvisa Richard che sto arrivando. Pranzeremo in terrazza.»

«Lo consideri fatto. Buona giornata, signor Stark.»

Damien riattacca senza salutare.

«Sembra molto efficiente.»

«Sylvia? Lo è. Chiedo solo due cose ai miei impiegati: fedeltà e competenza. Sylvia eccelle in entrambe.» Mi accorgo di essere un po’ gelosa di quella donna, seduta ogni giorno fuori dall’ufficio di Damien col suo sorriso spigliato e con quei capelli corti. È un sentimento sciocco e meschino, e mi vergogno anche solo di averlo provato. Ma mi consolo con una riflessione ancora più meschina: è me che sta portando a pranzo. «A quanto pare il traffico è dalla nostra parte», aggiunge lui mentre si immette sulla Interstate 10, abbastanza libera. Preme sull’acceleratore e in un istante capisco che non ha mentito. L’auto prende velocità, raggiungendo i cento all’ora prima che io faccia in tempo a inspirare per la sorpresa.



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.